Biografia

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;tokiaholic
view post Posted on 20/12/2010, 20:58




Le radici


Prima di cominciare a raccontare la storia dei Tokio Hotel, bisogna fare un salto indietro nel tempo e necessariamente raccontarne un’altra: quella dei Devilish.
I Devilish si formano idealmente una sera del 2001 al “Groninger Bad”, un locale di Magdeburgo, in Germania, quando Gustav Schafer e Georg Listing, due amici accomunati dagli studi in conservatorio e dalla passione per la musica, si trovano ad assistere a una esibizione di Bill e Tom Kaulitz, due fratelli gemelli che Gustav aveva già visto provare in un' autorimessa della cittadina.
Il giovanissimo Bill Kaulitz canta e suona la tastiera e il fratello gemello Tom suona la chitarra. Lo spettacolo piace a Georg e Gustav i quali, dal canto loro, suonano già rispettivamente a basso e batteria. Decidono di chiedere ai gemelli Kaulitz di far parte della loro piccola band e i gemelli accettano: sono nati i Devilish.

I quattro ragazzi cominciano a suonare insieme nei locali e pub della cittadina, dove i due gemelli negli anni passati si erano già esibiti per amici, parenti o a feste private davanti a poche persone. I Devilish hanno un repertorio vario e ibrido tra pop, rock e metal, la band viene apprezzata e con i primi soldi racimolati negli spettacoli, nel 2002 i quattro ragazzi riescono ad affittare uno studio di registrazione e ad incidere un album demo contenente sette tracce. Il lavoro dei giovanissimi Devilish (all’epoca i gemelli Kaulitz hanno solo 13 anni, Georg 15 e Gustav 14) prosegue fino all’anno seguente.

Nel 2003 Bill Kaulitz, la voce del gruppo, partecipa da solo ad una trasmissione televisiva di stampo talent-scout: “Star Search”. Si piazza secondo al giudizio finale della giuria, dopo aver cantato una memorabile (per i fan dei Tokio Hotel) versione della famosissima It’s Raining Man, ma per le votazioni del pubblico da casa, invece, Bill sarebbe il vero vincitore. In quell’occasione, l’estroso e carismatico talento di Bill viene notato anche dal famoso produttore Peter Hoffmann, che lo contatta. Hoffmann mette a disposizione i suoi contatti e la sua esperienza.
Nel 2004 i Devilish quindi cominciano a lavorare con un gruppo di produttori professionisti di Amburgo: il già citato Peter Hoffmann, Pat Benzner, Dave Rothe e David Jost (ex componente di una boy-band di successo in Germania), che contribuiscono a rendere il loro approccio più professionale.
Spinti dal team di produttori, i ragazzi decidono di cambiare nome al gruppo.

E’ in questo momento che nascono i TOKIO HOTEL.

La nascita


Il nome viene scelto dalla band per coniugare le aspirazioni cosmopolite, da cui Tokyo (Tokio in tedesco) come grande città e il cambiamento che la musica ha portato nella loro vita, da cui Hotel, perché da questo momento in poi, i ragazzi avranno gli alberghi come dimore abituali.
Il suono identificativo del gruppo si va definendo: testi coinvolgenti e decisi, pervasi di spirito vitale e di temi adolescenziali e sentimentali, con linee melodiche orecchiabili ma dotate di personalità e profondità, accompagnate da basso e chitarra elettrica, o anche chitarra classica, e intervallate da riff di chitarra e ritmi di batteria puramente hard rock.
Il background musicale dei quattro componenti dei Tokio Hotel è in fondo molto vasto e variegato: dalle influenze pop-wave di Bill a quelle hip-hop di Tom, da quelle pop-rock di Georg a quelle rock-metal di Gustav.
Il risultato è la musica del Tokio Hotel, facilmente assimilabile ad una precisa etichetta melodica.

Nel 2004 il gruppo viene proposto da Hoffmann a numerose case discografiche e la Sony BMG decide di mettere i Tokio Hotel sotto contratto.
Il gruppo prepara l’esordio, ma la casa discografica li pianta in asso ad un mese dall’uscita prevista per il primo singolo. Hoffmann non demorde e finalmente nel 2005, la Universal Music mette sotto contratto i Tokio Hotel.
Il video del primo singolo, Durch den Monsun, inizia ad essere trasmesso nelle varie TV musicali tedesche a partire dal luglio 2005, esordendo al 15° posto in classifica per poi raggiungere, nell’agosto dello stesso anno, la prima posizione in Germania e in Austria.
Anche il singolo omonimo raggiunge in poco tempo il primo posto tra le Hits dei singoli tedeschi.
A fine settembre 2005 viene pubblicato il primo album, SCHREI, anch’esso fin da subito al primo posto delle classifiche. Dall’uscita del loro primo singolo, la vita dei quattro ragazzi cambia radicalmente.

Da un giorno all’altro, non riescono più a frequentare la scuola per via dell’assedio mediatico e della continua necessità di spostarsi per le richiestissime esibizioni. La band ha successo, soprattutto tra le ragazze, il pubblico si identifica nelle diverse personalità all’interno della band, il successo è inaspettatamente fulmineo e nel 2006 viene pubblicata un riedizione dell’album Schrei, dal titolo SCHREI SO LAUT DU KANNST, contenente i brani del primo album con l’aggiunta di alcuni inediti. Dall’album rieditato sono estratti altri due singoli: RETTE MICH e DER LETZTE TAG.
Nell’autunno 2006 viene pubblicato in Francia l’album SCHREI che scala la classifica ottenendo un disco d’oro. Stesso successo per il singolo DURCH DEN MONSUN che raggiunge la posizione 8 registrando un record: i Tokio Hotel sono la seconda band tedesca ad aver raggiunto la Top 20 francese in una sola settimana dopo i Rammstein.

Nel novembre 2006 il gruppo si esibisce a Mosca davanti ad un pubblico di mille persone. Il successo permette loro di organizzare concerti in altri sette stati. Le performance live dei Tokio Hotel mandano in visibilio milioni di ragazzine in Germania e oltre confine e in quello stesso anno viene pubblicato il primo DVD dei Tokio Hotel, lo SCHREI-LIVE DVD che contiene il concerto per intero ad Oberhausen nel maggio 2006 e molti contenuti speciali tra cui un curatissimo reportage backstage (“One Night in Tokio”).
Il loro tour di debutto è stato il più grande mai visto in Germania.

La band


Fin dalla loro nascita, indubbiamente, i due maggiori punti di forza della formazione dei Tokio Hotel sono il legame che lega i componenti da lungo tempo e la forte spinta ideologica che traspare dai loro testi. I gemelli Kaulitz, Bill e Tom, vengono definiti come l’anima della band per la loro originalità estetica ed espansività, davanti ai fans, ai media e sotto i riflettori. A detta anche di Gustav e Georg sono infatti i gemelli a trainare le redini mediatiche della band dal punto di vista delle pubbliche relazioni, delle dichiarazioni e delle interviste. Ma questo non è un problema per loro: nonostante questo aspetto possa apparire come un sintomo di fragilità per la coesione interna, in realtà per i ragazzi questo è il loro equilibrio ideale, acquisito in tanti anni di collaborazione e stima reciproca.
Semplicemente, i caratteri del bassista e del batterista sono complementari a quelli dei due gemelli, a loro volta diversi tra loro e la buona riuscita della loro collaborazione si basa su regole non scritte ma molto precise: ognuno di loro ha il suo ruolo, i suoi compiti e le proprie manie ed ogni componente della band è tenuto a rispettarle e ad averne assoluta fiducia. La composizione musicale dei Tokio Hotel ha ricevuto imput e cambiamenti da quando la band è sotto l’ala dei proprio fedelissimo team di produttori, mai variato.

Come all’esordio dei Devilish, i testi vengono ideati e scritti quasi tutti da Bill o raramente dal fratello Tom. I testi vanno a toccare temi cari ai giovani ma anche molto importanti per l’ideologia di fondo della band: cogli l’attimo e lotta sempre per realizzare i tuoi sogni.

Bill scrive la sua prima storica canzone LEB' DIE SEKUNDE (vivi l’attimo) a soli 6 anni: questa canzone e lo spirito che la anima è molto importante per capire il forte filo conduttore e la continuità della carriera artistica dei Tokio Hotel. Leb' die Sekunde farà parte del primo demo-album dei Devilish dopo l’incontro che i gemelli avranno con Gustav e Georg, verrà pubblicata in Schrei e rieditata in Schrei (So laut du kannst) ed è stata regolarmente eseguita dalla band ad ogni concerto in lingua tedesca dalla loro formazione fino al 1000 Meere Tour nel 2008.

All’ ideazione delle linee melodiche, che a volte seguono i testi composti da Bill ed altre volte li precedono, pensano di solito i musicisti della band: Tom, Gustav e Georg, con la stretta collaborazione costante del succitato consolidato Team.

Musica a parte, l’unica cosa di cui i produttori dei Tokio Hotel non si sono dovuti sicuramente preoccupare è stato lo styling del gruppo: dalle foto dell’”epoca” Devilish, si nota già lo stile inconfondibile della band, stile che ad oggi si è sviluppato e rafforzato in ognuno di loro, soprattutto nei due fratelli Kaulitz, ma senza nonostante tutto aver subito grandi stravolgimenti. Bill è sempre stato contraddistinto da uno stile molto elaborato, dalla predominanza del colore nero e dei vestiti aderenti, dal pesante trucco sugli occhi, dalle pettinature eccentriche, dalla cura delle mani e smalto sulle unghie e da svariati accessori. Tom sfoggia da sempre al contrario uno stile completamente diverso, con abiti oversize, sportivi, capelli “rasta” o in “treccine” (dal 2009) e berrettino o fascia quasi sempre in testa. Gustav e Georg hanno da sempre invece look più sobri e discreti, accontentando così il gusto delle fans “spiazzate” dalle fortissime personalità dei gemelli Kaulitz; negli anni si è solo affinato anche per loro in maniera elegante e discreta l’uso dei capi d’alta moda, tra quelli sponsor o partner commerciali della band.
Come band, l’amicizia che lega i quattro ragazzi da molti anni li rende affiatati e complici: dividono tutto e si separano completamente solo nei periodi di meritato riposo a casa in Germania.
Dal debutto, i Tokio Hotel viaggiano da un Paese all’altro in aereo o su due lussuosissimi tourbus (dal 2008 – prima era uno solo!) dotati di ogni confort e svago.

L'ascesa


Il 2006 è l’anno del boom e della gavetta: la band acquisisce esperienza live, dimestichezza con il mondo musicale e mediatico, il look si affina, si personalizza e si evolve e lo stile musicale matura insieme ai componenti della Band. L’esperienza acquisita, il contatto con le lettere dei loro fans e la loro maturità personale permette a Bill, Tom, Georg e Gustav di farsi un bagaglio di storie e sentimenti da riversare in musica e testi per un nuovo, attesissimo album.

Il 23 febbraio 2007 viene pubblicato in Germania il secondo album, ZIMMER 483, trascinato in vetta alle classifiche grazie al successo dei singoli ÜBERS ENDE DER WELT e SPRING NICHT.
Nel 2007 prende forma anche il loro "terzo" album, SCREAM, che con l’intento di avvicinare i fans non tedeschi ai messaggi dei testi delle loro canzoni, raccoglie le versioni in lingua inglese dei successi di Schrei e Zimmer483. Bill deve reinterpretare ogni canzone tradotta fedelmente in inglese per tematiche e visto il tempo trascorso dalle prime registrazioni, per Scream deve reincidere i testi con la voce maturata (tre ottave in meno di differenza).
Nella primavera 2007 viene pubblicato in Italia, Inghilterra e Spagna il singolo "inedito" MONSOON, versione inglese di Durch den Monsun. E´ sempre Monsoon ad accendere la miccia del successo in Francia, dove la reticenza delle radio viene abbattuta con la versione inglese e diventa il primo singolo a lanciare l´album internazionale con il supporto di un nuovo video girato a Cape Town in Sud Africa con la regia di Daniel Siegler. Il 1 giugno 2007 Scream viene pubblicato in tutta Europa e l’ascesa nelle classifiche di Spagna e Italia, dove la band colleziona dischi d’oro e premi, è esponenziale.

Nell’estate del 2007, il fenomeno Tokio Hotel investe anche il Medio Oriente: l’ambasciata israeliana a Berlino è costretta, sotto la pressante richiesta di una petizione firmata da quasi 5000 fans israeliani a chiedere alla band di suonare in concerto in Israele: un risultato incredibile per una giovane band tedesca! I Tokio Hotel hanno venduto dal 2005 al 2007 quasi tre milioni di album e DVD nella sola Germania, diventando la band di maggior successo nel paese e rastrellando premi e dischi d´oro e platino, il cui numero non accenna ad arrestarsi.
A fine 2007 ha raggiunto il disco di Platino in Italia e Irlanda anche “Make Some Noise”, il doppio CD scaturito dalla campagna omonima curata da Yoko Ono (vedova Lennon) i cui diritti musicali e compensi agli artisti sono stati devoluti contro la guerra e a favore della popolazione del Darfur. Nel CD uscito in Europa è presente la cover di Istant Karma (John Lennon) fatta dai Tokio Hotel.
La radio NJR, la più importante in Francia, dice di ricevere più sms e telefonate per i TH che per Madonna, e assieme al delirio delle fans che assediano qualsiasi hotel dove i ragazzi alloggiano è evidente che il fenomeno audio/visivo scatenato nelle fans non conosce limiti di lingua o nazione. Francia, Italia, Austria, Svizzera e la maggior parte dei paesi Est Europei registrano tutti un successo incredibile e hanno preparato il terreno per l'agognata conquista del mercato internazionale: inclusi Stati Uniti e Asia. Invasione prevista per il 2008.

Inaffondabili


I mesi a cavallo tra il 2007 e il 2008 segnano contemporaneamente un periodo di gloria ma anche un periodo molto duro per la band, mettendola di fronte a una prova cruciale di forza e resistenza.
Terminata la prima parte del tour europeo (tra cui la prima data in Italia il 30 Ottobre 2007), i Tokio Hotel vincono agli EMA di Monaco 2007 il premio come Best Interact (2007). La stessa sera si esibiscono in una straordinaria performance di Monsoon che resterà tra le più belle nella storia dell’evento in quanto caratterizzata da una vera e propria tempesta di “pioggia” on stage.
A Dicembre 2007 però, solo un mese dopo, Bill compare in una trasmissione TV tedesca completamente irriconoscibile: il suo viso è stranamente gonfio, gli occhi sono iniettati di sangue. Il cantante non dichiara nulla su questo strano stato e nessuno gli pone domande dirette.

Il gruppo ad inizio anno annuncia nuove date in Europa, un Tour di ritorno, tra cui ben tre date programmate in Italia (Torino, Bologna e Roma) nei giorni a cavallo di Pasqua 2008.
La band rilascia inaspettatamente anche il video di una b-side del singolo AN DEINER SEITE: 1000 MEERE, talmente apprezzata da subito dalle fans (insieme a GEH, altra b-side del singolo) da ispirare il nome del tour “di ritorno” dell’era Zimmer/Scream, in Europa.

Nonostante tutto, il gonfiore al viso di Bill persiste ad intervalli irregolari, è sempre più evidente e chiacchierato l’uso del cortisone forse per una forte influenza. La verità non tarda a venire a galla, e a Marzo 2008 i Tokio Hotel conoscono la prima battuta d’arresto non programmata della loro carriera: Bill è costretto ad interrompere il concerto di Lisbona del 16 Marzo, non riesce a tornare sul palco ed è Tom stesso, sostenuto da Gustav e Georg ad annunciare in conferenza stampa che il fratello ha un forte laringite e non ha voce. Nei giorni successivi, carichi di ansie, si apprende finalmente che il problema di Bill è una ciste alle corde vocali e che il cantante sarà operato a breve nella stessa Germania dove ha fatto subito ritorno.

Il mondo delle fan accusa con tristezza e preoccupazione il colpo dei concerti annullati e rimandati (anche i 3 italiani): organizza sit-in in memoria delle date previste e si stringe intorno alla band, in rispettosa e solidale attesa. Dopo oltre un mese di silenzio imposto, il 30 Aprile 208 Bill compare finalmente in un video per le fan sul sito di Bild. La band ha assorbito il colpo insieme alle fan, Bill non ha perso la voglia di cantare e i medici sembrano non ostacolare il ritorno sui palchi. Il Tour (1000 Hotels Tour, appunto) riprende dopo circa un mese e registra il tutto esaurito nelle arene estive dove vengono tenuti i concerti (quasi 20.000 fan a Roma e Modena il 9 e 11 Luglio 2009); poi, la band parte per un lungo tour promozionale e live negli Stati Uniti, dove raccoglie tantissimo consenso e il calore di tutte le fan d’oltreoceano.

Il 2008 si conferma ancora un anno fondamentale per l’ascesa musicale dei Tokio Hotel: riescono a vincere un altro prestigioso EMA (come Headliner) e a Settembre 2008 tutto il mondo intorno a loro esulta come mai prima, quando riescono a strappare ad una agguerritissima concorrenza il VMA (Video Music Award – U.S.A) “MoonMan” come Artisti Emergenti.

Premio ambitissimo, questo, e fortemente criticato da altri artisti musicali per la loro inesperienza, così si dice, ma si sa anche che a votare sono le fans e questa vittoria dimostra che le fans migliori, come dice sempre Bill, le hanno proprio i Tokio Hotel!

Altri premi importanti avuti nei due anni di continua ascesa sono stati i 4 Comet (Germania) del maggio 2008 a Oberhausen più un SuperComet assegnato dagli altri artisti, e inoltre i premi MTV dell’America Latina in cui di nuovo i TH hanno vinto a furor di popolo.

Dopo due intensi Tour Live e promozionali, a fine 2008 i ragazzi si chiudono nei loro vari studi di registrazione (Germania ed USA) per la preparazione del loro terzo album, annunciato fin da subito in doppia lingua, tedesco e inglese.
I Tokio Hotel e il loro management sono coscienti dell’altissima aspettativa sul terzo album, da sempre considerato la prova cardine di sopravvivenza per una band, quindi nella produzione coinvolgono alcuni dei più importanti produttori e compositori del mondo tra cui il trio Matrix, Andreas Carlsson e Desmond Child, artisti con alle spalle collaborazioni con nomi del calibro di Kiss, Korn, Aerosmith, Britney Spears e Christina Aguilera tra i tanti.

Inconvenienti del successo


In questo periodo di allontanamento dalle luci della ribalta, ufficialmente per la scrittura del successivo lavoro in studio, nel Marzo 2009 la situazione tra i Tokio Hotel e le fans si fa un po’ tesa. Si percepisce, tra chi segue la band, uno strano distacco dei ragazzi: nessuna apparizione pubblica (tranne o Kaulitz ad una festa il 7 Marzo, l’unica dal mese di Dicembre) pochissime notizie, troppe fans assediate intorno allo studio di Amburgo, reazioni innervosite dei ragazzi, nessuna notizia dell’album.

Il 6 Aprile la Cherrytree Records (“base” statunitense della band) pubblica online un audio messaggio di Bill. Dice solo “stiamo lavorando al nuovo album e salutiamo tutte le fans”.
Il 16 Aprile del 2009, per la prima volta, il nome dei Tokio Hotel salta agli onori delle cronache per un fatto spiacevole: i titoli dei giornali riportano improvvisamente che Tom avrebbe aggredito al volto una fan ad una stazione di benzina di Amburgo, la sera prima (15 Aprile). La notizia si diffonde a macchia d’olio su tutti i siti web, fansites e forum, sui siti giornalistici, e magazines di mezza europa, nelle televisioni tedesche. Le fan si dividono tra chi aspetta a saperne di più prima di incolpare Tom e chi non esita a condannarlo.

La notte del 18 Aprile il magazine tedesco online BILD pubblica l’articolo che segna la svolta sulla vicenda: trapela l’informazione (confermata in tutti i giorni seguenti) che la ragazza presumibilmente aggredita farebbe parte di un gruppo di quattro “fan”, di origine francese. Il gruppo, che si faceva chiamare “Le afgane in Tour”, sarebbe noto in patria e nell'entourage della band per essersi formato con l'obiettivo preciso di perseguitare la band e rendere la loro vita e quella dei loro familiari impossibile. Su internet viene pubblicata una inquietante fotografia che ritrae le quattro ragazze con i volti coperti da maschere integrali completamente bianche.
David Jost, tutt’ora la voce del management, conferma che il gruppo ha costretto Bill e Tom a cambiare residenza più volte, compiuto manovre stradali azzardate per seguirli ad ogni passo, lanciato uova alle auto dei membri della band, inviato lettere minatorie a loro ed ai loro familiari, infastidito e minacciato negli ultimi 6 mesi i vicini di casa dei ragazzi e altre fan del gruppo. In ultimo: una ragazza presumibilmente appartenente a questo gruppo avrebbe in Aprile (poi confermato dalla polizia di Amburgo) aggredito fisicamente la madre dei gemelli Kaulitz, che aveva sporto denuncia verso ignoti ma chiarendo che si trattava di una “che segue i suoi figli”. Per poter procedere ad indirizzare alle ragazze una diffida all'avvicinarsi a loro, la polizia di Amburgo ha chiesto ai Tokio Hotel di reperire materiale contro le ragazze. Alla fine di Aprile 2009 si aprono le indagini a doppio senso, il “caso” Tom (additato e accusato di violenza gratuita da più parti) si smonta, in attesa dell’esito del contenzioso. A 2009 inoltrato si saprà poi che Tom avrà dovuto alla ragazza (Perrine) 2000€ di risarcimento danni, a fronte dell’ottenimento da parte dei Kaulitz, di una diffida per la ragazza ad avvicinare loro o i loro famigliari.

I mesi e di maggio e giugno 2009 passano nel silenzio: si attende che le luci sulle “stalkers” si spengano, e per permettere quindi ai Tokio Hotel di tornare alla musica e a far parlare di loro riguardo all’album in uscita. Finalmente, il momento che tutte le fan aspettavano da mesi arriva, e dopo i tanti smentiti rumor dell’estate (l’uscita a Giugno rimandata a Settembre, il titolo “Reset” fasullo…) viene annunciata l’uscita del terzo album in Studio.

Più vicini


Un cambiamento importante avviene nell’interazione tra la band e i fan, dopo l’episodio delle stalkers e di “Chantelle” (una presunta fiamma americana di Tom con tanto di foto complici prima e video di un bacio poi). Probabilmente a causa delle molteplici e ormai incontrollabili voci sulla sua vita privata, sulla sua indole, e addirittura sui suoi spostamenti quotidiani, Tom apre un proprio blog personale all’interno del sito ufficiale dei Tokio Hotel. Il blog di Tom diventa per il gruppo uno strumento ufficiale diretto per annunciare presenze, collaborazioni, anteprime di cover dei singoli ed è dotato di uno spazio per i commenti diretti delle fan sui post di Tom in modo da avere sempre il polso della reazione delle fans alle notizie. Qualche mese più tardi anche Bill aprirà un suo spazio personale, ossia una Gallery dove posta e commenta sia opere d’arte di suo interesse (soprattutto di stampo futuristico) che foto personali; a differenza del blog di Tom, che è sempre aperto, la Gallery di Bill è stata sospesa con l’inizio del Tour per il nuovo album.

E’ il blog di Tom, comunque, ad annunciare alle fan la copertina della nuova creatura, il nuovo album: il suo titolo sarà “HUMANOID”, che significa umanoide, e che viene scelto sia per il suo significato, sia perché è scritto nello stesso modo sia in tedesco che in inglese. L’immagine della copertina è un primo piano di Bill, modificato come se lui fosse un vero e proprio androiode, dotato di occhio meccanico e cervello di tubi d’acciaio, perfettamente in linea quindi con il nome ed il tema portante che attraversa l’album in tutte le canzoni.

Uno spezzone del brano del primo singolo estratto dal terzo album, AUTOMATIC, viene pubblicato sul sito di Mtv.com in inglese, e il giorno stesso in tedesco sul sito di Bild.de per la versione teutonica, “Automatisch”.
La band in merito al singolo rivela da subito che il brano è stata una scelta naturale tra le track del prossimo album in uscita; le parole della canzone riflettono l’automatismo (da qui il titolo) che ormai contraddistingue ogni azione della vita quotidiana delle persone, l’automatismo in cui può cadere la routine delle giornate, e ovviamente l’automatismo da cui può essere avvelenata una storia d’amore non sincera quanto un amore impossibile e non ricambiato. All’ascolto delle anteprime di 30 secondi dei brani sui siti internet è associata una foto, che è uno screenshoot del video musicale. Automatic e Automatisch saranno accompagnate da un video (pressoché identico) altamente futuristico. La location è fatta di deserto, montagne aspre, rossi tramonti talmente colorati da sembrare finti, una lunga strada isolata, le macchine guidate dai ragazzi (che ora hanno tutti la patente) e poi un’ambientazione quasi fantasy, fatta da un palco ricavato da macerie elettroniche e due ospiti speciali: due enormi robot. I giganti d’acciaio sono un pezzo portante del video, faranno innamorare le fans e tutto il pubblico che vedrà il video, incarnando una vita meccanica e automatica che non lascia neanche la decisione spontanea dell’amore. La copertina del singolo, una delle più simboliche create dalla band, è uno splendido cuore umano e scarlatto, vivo, tenuto in mano da una mano metallica sullo sfondo di un cielo scuro e spaziale.

Live!


A Novembre 2009 Humanoid sfoggia il suo secondo singolo "WORLD BEHIND MY WALL" in anteprima agli EMA 2009 di Berlino, dove i Tokio Hotel giocano in casa ed uniscono il tema della canzone alla ricorrenza dei 150 anni della caduta del muro di Berlino (1989). Il video del singolo è un ritratto in bianco e nero della band a porte aperte, dietro le quinte, all’interno del loro interagire quotidiano e reciproco. E’ l’inno ai rari momenti di divertimento e di tranquillità, è ancora una volta la rappresentazione diretta che i TH danno alle loro fan, della visione di se stessi: felici, ma a volte soffocati, almeno un po’.

La tristezza però non è di casa e dura poco: le prove generali del Tour si erano tenuto durante l’esibizione della band all’MTV World Stage Live ad Atene, in agosto, ma è solo alle pote dell’inverno che Humanoid dopo mesi di preparazione è pronto a sfociare in un mirabolante Tour “ Welcome to Humanoid City”, che toccherà 32 delle più grandi città europee, con uno spettacolo concepito dai TH a Londra insieme ai creatori degli effetti speciali del film “il Quinto elemento” e quindi di nuovo perfettamente performato al tema alieno delle canzoni. Tutto è studiato nei minimi dettagli, e la band ci mette del suo: Bill e il marchio DSquared (gemelli Caten) ideano per il cantante elaborati e trasformistici costumi che lo rendono il catalizzatore perfetto dell’attenzione sull’alienazione di cui il CD tratta.

Lo spettacolo è grandioso e la band si presenta on stage in piena forma e con una dichiarata voglia di dimostrare tutto l’impegno ed il piacere di uscire finalmente con pezzi davvero nuovo da cantare e suonare, inserendo anche alcuni arrangiamenti modificati appositamente per il Tour (Humanoid in versione acustica, ‘Screamin con il “bridge” di Monsoon,…), giochi di luce e di fuochi su palco, l’uso delle tastiere da parte di Georg e del piano a coda da parte di Tom, un piano mobile per la batteria, una vera moto sul palco e altre diavolerie…

Il Tour di Humanoid si apre il 22 Febbraio 2010 e dal punto di vista commerciale, essendo il Tour del “terzo fatidico album” ha il compito di aggiornare i Tokio Hotel ed il loro management circa la posizione di mercato del gruppo. Sin dalle prime date (comprese le tedesche di Oberhausen ed Amburgo, città del gruppo) i palazzetti non sono strapieni come nei due anni d’oro (2007 e 2008).
Si parla comunque di cifre importanti, i Tokio Hotel riescono in molte date a superare le 5000 persone. Più che il numero, però, conta la geografia; si può sicuramente dire che il gruppo registri un calo netto nel Paese natale (dove il pubblico viene molto dall’estero attirato dalla scaletta tedesca al 100%) ed in Francia e Russia, quindi nei Paesi che avevano spinto al massimo nell’ascesa. Il Paese, non per campanilismo, che semba tenere di più è proprio l’italia. Il concerto d’apertura a Torino è obiettivamente deludente (intorno alle 4000 persone per un palazzetto da 12000), ma sicuramente influenzato dalla posizione della città, perché la sera dopo il piccolo palazzetto di Padova (tiene comunque intorno alle 6000 persone) è strapieno e regala ai Tokio Hotel una bellissima atmosfera di festa.

Le fan italiane, e qui vanno spese due parole, avevano già dato modo ai Tokio Hotel di “vedere” l’affetto ancora molto molto numeroso e caldo che abbiamo per loro: nel 2009 il ritorno (in playback) sui palchi mediterranei era stato in una Piazza del Popolo stracolma per loro al Coca Cola Live di MTV, nel gennaio e febbraio 2010 nuovamente bagni di folla li attendevano in aeroporto e fuori dalle strutture per la presenza dei gemelli alle sfilate di Milano e per l’esibizione della band al Festival di Sanremo.
Chi, come si diceva prima, di lavoro fa guardare questi numeri e queste cose, deve averne fatto tesoro: la band ed il management annunciano che il concerto di Milano (12 Aprile 2010) al Forum di Assago, sarà quello di registrazione del DVD dell’album.

Ancora l’Italia! Ancora senza deludere: la sera prima, l’11 Aprile, il Palalottomatica di Roma è strapieno, gioioso, luminoso e regala ai TH la serata perfetta come vigilia del grande appuntamento del DVD.
Il giorno dopo, al concerto di Milano la registrazione dell’evento, che diventerà poi, con grande gioia e orgoglio per noi, il video ufficiale del terzo singolo estratto da Humanoid (il primo estratto solo in inglese) DARK SIDE IF THE SUN. Il simbolo del Tour, è la grande “astronave” ovale al centro del palco, alta fino al soffitto, da cui escono Bill e la batteria di Gustav ad inizio concerto, e che “si porta via” tutti e 4, a fine sessione.
L’astronave diventa proprio la copertina del DVD+CD Live.

Il video del singolo è quasi un estratto totale dal DVD (con montaggi ad arte nella parte strumentale centrale) e permette a tutto il mondo di vedere il nostro calore e tutto lo splendore dello spettacolo concepito per il Welcome to Humanoid City Tour da parte della band. Il DVD entra di prepotenza ai primi posti delle vendite in Europa.

Bilanci e rilanci


Il Tour fa quindi il suo dovere: presenta il conto e mostra che in Europa, dopo 3 anni di successi per una “band di ragazzini”, ci sono Paesi che hanno mollato forse, ma anche Paesi che ancora trainano il gruppo. Questa necessità di bilanci e riflessioni ponderate fa sì che sia arrivi all’estate 2010 senza sapere bene quali saranno i veri progetti dei Tokio Hotel per la restante parte dell’anno, anche se cominciano ad esserci alcune certezze.
La prima è che la casa discografica, sicuramente poco propensa a battagliare contro i mulini a vento (Jonas Brothers e Paramore) negli USA, non ha assolutamente spinto per il marketing oltreoceano. I Tokio Hotel sono stati ben accolti dall’America, nel 2008, ma gli USA non sono un mercato musicale aperto e il gruppo decide con evidente trasparenza di puntare altrove di continuare a mantenere, allo stesso tempo, le aree già conquistate. Nessuna notizia di Tour americano, nel 2010, ma all’orizzonte c’è qualcosa di più gustoso per un gruppo che si chiama Tokio Hotel: l’Asia.

La penetrazione nel 2010 del mercato asiatico avviene in maniera quasi “chimica”, goccia a goccia.
Il gruppo crea un sodalizio ancora più stretto sia con il marchio DSquared che con la casa automobilistica AUDI, e la prima apparizione asiatica è proprio un ristretto ed esclusivo showcast acustico dei soli gemelli alla “sfilata” Audi, a Singapore. Il lusso europeo è quello che fa tintinnare i soldi asiatici, e questo i management del gruppo, lo sanno. Sanno anche che il grande tappeto delle fan però, no ha età né rango, e che i fans dei Tokio Hotel possono arrivare ovunque e voglio vederli sempre, e allora la band “si da” anche per i fan, in concerto in Malesia. L’appoggio di MTV c’è ancora per la band e se la band vuol farsi vedere in Asia quale migliore occasione dell’MTV World Stage Live in Malesia, uno spettacolo proiettato nelle TV di tutto il mondo? Nessuna: i Tokio Hotel tornano a fine Luglio in Asia e partecipano all’evento “portando” con sé qualche pezzo del palco del grande tour europeo.

Nelle stesse settimane vengono programmate e confermate 5 date in America latina, l’atro grande bacino di tenuta della band (soprattutto Messico) per Novembre 2010.
Humanoid ha ancora molto da dire.
Il finire dell’estate porta con se, i veleni e le congetture tipiche di ogni fase di stallo che si rispetti, tra l’esibizione in Malesia e l’attesa per le date latino-americane.

I rumors più attendibili si rivelano essere quelli su un trasferimento di durata indefinita dei gemelli Kaulitz proprio in America (Los Angeles) con la dichiarata intenzione sia di iniziare l’ideazione del nuovo album, sia di provare a fuggire un po’ da un clima, fuori dai palchi, che in Europa per i due gemelli è diventato insostenibile circa il contenimento delle fans, degli appostamenti, dei pedinamenti e invasioni simili.

E’ Settembre 2010, comunque, a dare al mondo dei Tokio Hotel la conferma più bella, probabilmente più simbolica che sostanziale, ma tanto attesa: il gruppo finalmente, dopo anni di sogni, fissa una data per uno showcase nella città dove tutto è possibile, la città dalle mille contraddizioni e dal nome che dice tutto, per loro e per le fans…… il 15 Dicembre 2010, i Tokio Hotel saranno a TOKYO!

E’ qui che questa Biografia si vuole fermare: con il Welcome to Humanoid City ancora in corso verso l’America latina e alla proiezione del grande sogno asiatico, in quella città…
Il resto è ancora tutto da scrivere, ci sarà ancora da combattere contro chi da il gruppo morto e sepolto ad ogni passo e ci sarà ancora da sperare solo nella loro voglia di fare musica, per noi.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro, ma possiamo pensare che se i ragazzi terranno di nuovo fede alle loro parole, ci sarà tanto da dire…




Questa biografia è stata scritta e curata dallo staff del www.tokiohotel-db.com
 
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